Agricoltura a misura d’uomo

 

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Pratichiamo l’agricoltura biologica dal 1994, anno in cui abbiamo iniziato a certificare l’azienda secondo i regolamenti della comunità europea. Da allora l’agricoltura biologica per noi è una abitudine oltre che una buona tecnica per coltivare i terreni conservandone la fertilità per le future generazioni.

 

Oggi l’agricoltura biologica non è un ritorno alle tradizioni, ma è la modernità, perchè rispetta quanto viene chiesto agli agricoltori dalla società contemporanea: di produrre inquinando meno possibile, di produrre cibi sia più salubri (e quindi con minori residui chimici) sia più buoni. Il principio cardine dell’agricoltura biologica è l’ utilizzo di sostanze di derivazione organica, mentre vi è l’espresso divieto di quelle di sintesi. Naturalmente la normativa è molto più complessa di quanto si possa immaginare ed in continua evoluzione, non dimentichiamo che non è un sistema perfetto ma comunque in perenne miglioramento.

Dal 2008 abbiamo iniziato la nostra sperimentazione con i preparati biodinamici avvertendo l’esigenza di aumentare la fertilità del terreno e recuperare il giusto equilibrio tra terra, pianta e produttività. Il fine primo della biodinamica è di restituire alla terra quello che le sottraiamo praticando la moderna agricoltura basata su una produttività poco spontanea e poco naturale. Per semplificare il concetto di biodinamica si può affermare che è indispensabile nutrire la pianta curando il terreno, ciò in molti casi comporta l’uso di microorganismi prodotti con tecnologie raffinate sebbene antiche. Da qui utilizzo del preparato 500, o corno letame, a base di letame di mucca maturato per i sei mesi in condizioni anaerobiche, a 70 cm sotto terra. Il 500, una volta dinamizzato per attivare i microrganismi, viene spruzzato sul terreno ed è una vera e propria semina di microrganismi che si riprodurranno nel terreno in maniera esponenziale aumentandone la fertilità . Non risulterà difficile notare l’aumento della presenza di lombrichi (indice di massima ricchezza del terreno). Inoltre si può offrire ausilio alla pianta con il preparato 501, o corno silice, polvere di silicio che, dopo la sua attivazione attraverso la dinamizzazione in acqua, viene spruzzato sulla stessa pianta incentivando il processo della sintesi clorofilliana, un autentico energizzante. Tutte queste pratiche trovano completezza nella ricerca e nello studio di nuove biotecnologie che contemplano anche l’inserimento di animali, nella manutenzione e lavorazione dei vigneti, al fine di evitare il compattamento del suolo con l’utilizzo dei mezzi pesanti ( una delle maggiori cause di riduzione della fertilità del terreno insieme al devastante utilizzo dei prodotti chimici in agricoltura).