Sempre nel 2009 nasce l’idea di un controllo e di una pulizia del vigneto completamente affidati agli animali inizialmente su una piccola parcella di pochi filari di vigna e, successivamente, estesa al vigneto sperimentale di 4 ettari.

Le operaie della pulizia del vigneto sono le oche. Per un ettaro, devono essere utilizzate, in proporzione, circa 80-100 animali. Le oche scorrazzano libere e si alimentano dell’erba che cresce spontanea tra i filari. Per ora l’allevamento si tiene su 4 ettari per un totale di 400 oche.

 

Le nostre piccole aiutanti arrivano in allevamento a tre giorno di età (come da disciplinare biologico) e spesso sono riprodotte direttamente in azienda. In seguito vengono accolte nella nostra nursery per circa 30-50 giorni, comunque il periodo varia molto in base alla stagione in cui si comincia il ciclo di allevamento.
 
 
 
In seguito vengono alimentate con mangime di prima fase rigorosamente biologico e ambientate all’interno del nostro piccolo vigneto sperimentale alla vita all’aria aperta. Quindi a circa 1-2 mesi di età vengono spostate nei nostri vigneti dove l’attende un nuovo ricovero e saranno protette dalle intemperie e dalla fauna selvatica. 
 
 
Di primissima mattina tutti i giorni un orologio apre loro le porte verso le nostre vigne e li gli animali si alimentano di tutte le erbe spontanee che trovano, un ettaro di vigna può accogliere circa 100 oche, anche se il numero dipende dalla stagione e dal periodo, infatti durante il germogliamento e durante la maturazione dell’uva è meglio tenerle fuori dalla vigna. La sera un nostro operatore controlla il  rientro  dando loro una piccola  integrazione alimentare utilizzando un mix di granaglie di tipo biologico .
 
Così sono allevate le nostre oche, libere di pascolare nei vigneti e al sicuro. Mangiando erba alleggeriscono il lavoro di taglio da parte dei mezzi meccanici e in più arricchiscono il suolo di deiezioni.
 
Il nome del progetto è “One Goose Revolution” in tributo al botanico, filosofo ed agricoltore giapponese Masanobu Fukuoka che, con il suo libro “The one straw revolution” è stato una pietra miliare per l’agricoltura biologica.

Le nostre oche inoltre, sono entrate a far parte di un progetto denominato “Pollo Rurale”, ideato dal professore Cesare Castellini, in collaborazione con i Dipartimenti di Agraria e Veterinaria dell’Università di Perugia.

Con la loro collaborazione abbiamo scoperto che la carne delle oche così allevate, oltre ad essere più buona, è anche più salubre: l’alimentazione a base di erbe, piuttosto che mangimi, e il movimento che praticano allo stato brado migliorano soprattutto i grassi che hanno un perfetto contenuto in omega 3 ed omega 6.

 

 

 

 

Per approfondimenti

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Geese Reared in Vineyard: Soil, Grass and Animals Interaction

Terra è vita – La dove osano le oche

Broilers in Swiss vineyards, an agroforestry solution to tackle environmental, social and economic sustainability.

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